˜˜~TheRedFury~©
-- Lucian Artorious ------
Licantropo § Alfa Clan Dublino
Lucian si vergognava del suo pessima comportamento al primo incontro, ma era stato necessario. Se ce ne fosse stata l'occasione, avrebbe spiegato perché di quel comportamento; infondo erano lì per conoscersi l'uno l'altro. Mentre se ne stava seduto con una mano sulla tempia, massaggiandosela energicamente per calmarsi, guardò con la coda dell'occhio la rappresentante Vampira. Anche se aveva la maschera, poté comunque notare il colore dei suoi occhi e quelle labbra così carnose e sensuali, il che gli fece venire un brivido sulla schiena. Aveva un ché di famigliare, ma non sapeva a chi paragonare la Vampira. Si ridestò quando sentì parlare un Vampiro, dalla voce famigliare, che lo fece sussultare sulla sedia. Annusò l'odore del nuovo arrivato e si portò istintivamente la mano sul naso: l'odore era inequivocabile... Alexander, colui che aveva anni prima combattuto assieme ai gemelli e che aveva accecato suo padre di un occhio. Lo aveva sempre odiato per quello, oltre per aver ferito lui ed i suoi fratelli.*No, lui no!* Dovette cercare di trattenere il respiro per non annusare ancora quell'odore che gli avrebbe fatto scatenare un'ira incontenibile che avrebbe potuto mandare tutto all'aria. Divenne rosso per lo sforzo, mentre osservava la scena tra i due Vampiri. Alexander aveva ordinato a dei commensali di portare ai Licantropi del vino, ma quando fecero per offrilo a lui, lo respinse con un gesto della mano. Non era il momento per bere o si sarebbe ubriacato per cercare di dimenticare. Come c'era da aspettarselo, dietro di sé percepì i due gemelli mormorare frasi di puro odio verso il Vampiro.E' lui ti dico! Quello che per poco non mi staccava una spalla a morsi e che ti ha fatto un "bel ricamino" nella schiena, non ti ricordi? Come fai ad esserti dimenticato di un mostro simile? Se nostro padre è cieco di un occhio è solo per colpa di quelli lì! Voglio la sua testa! disse Raphael.Me lo ricordo, diamine! E sono d'accordo con te, prendiamoci la sua testa! rispose Samuel. I due fratelli fecero per scattare verso il Vampiro ma Lucian gli afferrò entrambi e gli inchiodò a terra. Cesar! Sancio! Prendeteli! ordinò. Mentre i due Licantropi correvano verso i due stesi a terra per recuperarli, Raphael ringhiò tutta la sua rabbia, puntando il dito contro il Vampiro. TU la pagherai per ciò che hai fatto a mio padre! Hai capito? Avrò la tua testa, non mi importa di questo patto! urlò. Thiago arrivò e afferrò Samuel mentre Santiago prese Raphael. Ma questi riuscì a liberarsi e scattò in avanti. Lucian gli saltò addosso e lo bloccò nuovamente a terra. Ti ridurrò in mille pezzi, maledetto! ruggì. Lucian gli mise una mano sulla bocca per impedire di continuare oltre con i suoi sfoghi di rabbia. Lo capiva, perché anche lui era infuriato con il Vampiro, ma era il rappresentante dei Licantropi e doveva atteggiarsi ad una certa maniera. Aveva fatto pessima figura prima, non poteva permettersene un'altra. Si protese sull'orecchio del gemello e gli sussurrò: Calmati, fratello, calmati! Lo so che lo vuoi morto, lo voglio anch'io ma non possiamo, capisci? Questo patto deve essere fatto... Raphael si liberò la bocca dalla presa di Lucian, fissandolo negli occhi con astio. No, io non capisco! Non voglio capire! Voglio la g... Ma Lucian gli tappò ancora la bocca. Taci! Così ci fai fare brutta figura... Non gli vedi? I loro occhi sono puntati su di noi e ci guardano come dei barbari senza cervello che sanno solo usare la violenza... NOI non siamo così e dobbiamo dimostrarglielo, comportandoci civilmente... sibilò a denti stretti, sapendo che tutti gli stavano ascoltando. Ora voi due andrete di fuori a respirare una buona dose di ossigeno, sperando che vi arrivi nel cervello e vi faccia ragionare! Si alzò e tirò su il fratello con forza, affidandolo a Cesar. I due Licantropi scortarono fuori i due gemelli di Lucian, seguiti dalla madre dopo aver ricevuto un segno del capo dal marito. Lucian si sistemò meglio l'abito e si mise di lato in modo da poter guardare entrambe le due fazioni. Io non sarò saggio quanto voi altri nobili in questa stanza, perché sono giovane, impulsivo,... Ma se c'è una cosa che ho imparato da quanto ho "accettato" il mio incarico di Rappresentante è... che per quanto tra noi ci sia un odio così profondo, per quanti torti di siamo fatti l'un l'altro, dobbiamo saper guardare avanti, imparando dai nostri errori, per progredire... Fece un respiro profondo. Questo Patto... questa "tregua" tra noi è essenziale! Basta guerre, basta sangue, basta cadaveri che ritornano ai propri cari su cui vengono versate lacrime... Spero siate d'accordo come me se dico che... questo Patto deve per prima cosa basarsi sulla fiducia... Il suo sguardo andò impassibile su quello di Alexander. e sul perdono! Sentì suo padre stringergli una spalla, orgoglioso di lui per quanto stava dicendo. Siamo qui per questo, non per scannarci a vicenda! concluse, andandosi a risedere al suo posto. Si lasciò andare sulla sedia, provato, riprendendo a massaggiarsi la tempia con la mano. Suo padre iniziò ad applaudire, seguito da altri Licantropi, sperando che anche i Vampiri seguissero il suo esempio per complimentarsi con le forti parole del Rappresentante dei Licantropi.